Il “Sistema di certificazione della parità di genere” è un intervento del PNRR italiano a titolarità del Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri.
L’obiettivo è accompagnare ed incentivare le imprese ad adottare policy per ridurre il divario di genere in tutte le aree maggiormente critiche per la crescita professionale delle donne.
L’introduzione del Sistema di certificazione della parità di genere rientra nella Missione 5 “Inclusione e Coesione” del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e mira a promuovere una maggiore inclusione delle donne nel mercato del lavoro: strumento essenziale per migliorare la coesione sociale e territoriale, nonché di fondamentale importanza per la crescita economica del Paese.
La prassi di riferimento definisce le linee guida sul sistema di gestione per la parità di genere che prevede la strutturazione e adozione di un insieme di indicatori prestazionali (KPI) inerenti alle politiche di parità di genere nelle organizzazioni.
La Prassi di Riferimento per la parità di genere nelle organizzazioni prevede la misura, la rendicontazione e la valutazione dei dati relativi al genere nelle organizzazioni con l’obiettivo di colmare i gap attualmente esistenti nonché incorporare il nuovo paradigma relativo alla parità di genere nel DNA delle organizzazioni e produrre un cambiamento sostenibile e durevole nel tempo.
[Uni PdR 125:2022]
La strategia nazionale per la parità di genere 2021-2026 auspica l’ottenimento della certificazione della parità di genere da parte di almeno 800 imprese, di cui almeno 450 di dimensioni micro, piccole e medie entro giugno 2026.
Al fine di affiancare il beneficio organizzativo del sistema di gestione per la parità di genere ad ulteriori benefici per le imprese, le aziende private che siano in possesso della certificazione della parità di genere (in applicazione della prassi UNI/PdR 125:2022 rilasciata da un organismo di certificazione accreditato) è concesso un esonero dal versamento di una percentuale dei complessivi contributi previdenziali a carico del datore di lavoro in misura non superiore all’1% e nel limite massimo di 50.000 euro annui.
Tale certificazione rappresenta inoltre un punteggio premiale per la valutazione di proposte progettuali, da parte di autorità titolari di fondi europei nazionali e regionali, ai fini della concessione di aiuti di Stato a cofinanziamento degli investimenti sostenuti.
QUI disponibile il link per la visualizzazione della UNI/PdR 125:2022 “Linee guida sul sistema di gestione per la parità di genere che prevede l’adozione di specifici KPI (Key Performances Indicator – Indicatori chiave di prestazione) inerenti alle Politiche di parità di genere nelle organizzazioni”.